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Comprensione e origine del malessere

  • 30 gen 2024
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 6 mar 2024

'La vera terapia consiste nell'approccio al divino. Più si raggiunge l'esperienza del divino, più si è liberati dalla patologia'. Carl G. Jung

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I disturbi fisici o emotivi vengono intesi molto spesso come eventi spiacevoli di cui liberarsi il prima possibile, ma in realtà sono eventi funzionali alla conoscenza di se stessi: se accade di essere malati, è preferibile cercare le cause, dentro di sé ancora prima che fuori.


Guarire il sintomo è importante, ma più urgente è capire cosa sta cercando di dirci la problematica.


In questo senso si può affermare che la problematica fisica o emotiva sia un Guru, un maestro poiché ci fa capire molte cose e ci spinge ad assumerci la responsabilità di noi stessi. Talvolta il disturbo fisico si comporta come un insegnante severo, che fa la voce grossa e distribuisce bacchettate sulle mani, altre volte invece si limita a riprenderci dolcemente dei nostri sbagli.

In ogni caso qualunque problematica sia fisica che emotiva è sempre una porta aperta sul cambiamento, un’opportunità preziosa da non perdere. Per questo essa va conosciuta e non sfuggita.


E’ importante ricordare che una delle prime domande che i sacerdoti-terapeuti dell’Egitto di Akhenaton facevano ai loro pazienti era questa: ”Con chi o con che cosa sei in guerra?”. Analogamente, Gesù chiedeva spesso alle persone che volevano essere guarite: “Dimmi, chi è il tuo nemico?”.


A quei tempi non era mai il corpo che veniva consultato per primo, bensì l’anima. Si comprende facilmente che la disarmonia che s’impadronisce di un corpo è il risultato della guerra interiore condotta, spesso senza rendersene conto, contro una persona, una circostanza, e soprattutto verso se stessi.

Tutte le volte che proviamo risentimento o giudichiamo sbagliato qualcuno o qualcosa dentro o fuori di noi anziché amarlo, stiamo entrando in conflitto con l’Esistenza e in quel preciso momento stiamo gettando il seme di un futuro disturbo che può essere fisico o psichico.


Da questo deriva che il problema della guarigione (qualora ci fosse qualcosa da guarire) è un problema religioso, non scientifico. Si guarisce per fede e si guarisce riavvicinandosi a Dio.


Il modo più sicuro per assicurarsi una vita senza disturbi fisici è amare in maniera incondizionata e sviluppare le capacità di perdonare sempre e comunque.

Ogni conflitto non risolto dentro o fuori di noi attraverso il perdono completo e la sua accettazione, si trasformerà prima o poi in un disturbo. Il perdono va a sciogliere i blocchi emotivi (risentimenti, rimpianti, rancori, sensi di colpa) che sono in definitiva l’unica causa del disturbo fisico.


 
 
 

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Ph. Gabriella Vitale

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