top of page

Nascita e significato della "Malattia"

Aggiornamento: 5 mar 2024


ree

La malattia, l'incidente, non sono mai frutto del caso, e possiamo dire oggi che il modo in cui concepiamo la vita, i pensieri che generiamo con forza, le nostre stesse reazioni, generano sempre a loro volta i disturbi o i malanni che ci affliggono.


La malattia può avere origine nell'infanzia, nel momento presente o in un'altra vita; può anche essere stata generata da un modo errato di comprendere un evento, da un sentimento devastante, da un vecchio senso di colpa, ma in tutti i casi non sbaglia mai strada, e andrà dritta all'organo o nel punto ad esso corrispondente.

Se si tratta di un incidente, agirà nel giro di pochi secondi; se si tratta di un raffreddore, agirà nel giro di qualche giorno o, nel caso di un cancro, ci vorranno alcuni anni.

L'entità-malattia non tiene conto del tempo, perché questa nozione le è estranea; si nutre in permanenza dei pensieri stagnanti che emettiamo ogni giorno.


Quando, fra le terapie, suggerisco di "tagliare i viveri" ad una forma-pensiero*, si tratta proprio di questo; è anche importante affrontare certe vecchie contese, certi problemi irrisolti e lasciati nell'oblio, perché mentre il conscio finge di dimenticarsene, il loro operato distruttivo cesserà soltanto quando tutto sarà stato ripulito per bene.


Il perdono per noi stessi, per gli "altri" è il massimo fattore in questo caso: mette la vita sotto nuova luce, chiede compassione per accettare e comprendere ciò che noi eravamo, o ciò che era l'altro... in quel preciso istante. Il processo del vero perdono è molto facilitato dal fatto di sapere che le cose non potevano andare altrimenti in quel momento, con il tipo di comprensione che caratterizzava noi e l’altro.


Se parlo di "vero perdono", è perché molto spesso ho constatato che si credeva di aver perdonato sinceramente, mentre in realtà si trattava di una sorta di perdono superficiale.

Perdonare in superficie, intellettualmente, mentalmente, non basterà a sradicare una forma-pensiero, perché questa non è stupida, e non potete ingannarla. Se resta in fondo al vostro cuore anche una minima parte di rimprovero, la pulizia non è completa e il risultato sarà sempre al di sotto delle vostre aspettative.


Alcuni si sentono delusi, e dicono: <Ho fatto tutto quello che potevo, e non è cambiato nulla...> Sappiate dunque che se non è cambiato nulla è perché il vostro perdono non è stato totale. Frugate in fondo a voi stessi, chiedete aiuto, ma non permettete ad alcuna scoria di continuare a distruggervi.

Dopo molte osservazioni e altrettanti confronti, ritengo che la malattia sia una disarmonia tra i nostri vari corpi, e in particolare nel nostro modo di pensare, parlare, agire.


Il fenomeno malattia può avvenire in questi casi:

• la malattia può essere il risultato di un insieme di emozioni accumulate;

• può rivelarsi una scusa per smettere un'attività che non ci piace, o per dire "no" quando non avremmo il coraggio di farlo;

• è anche un'occasione per fuggire una situazione di cui non vediamo la soluzione;

• è un modo per catturare l'attenzione delle persone amate;

• a volte è un meccanismo di sopravvivenza, collegato al disa-gio di vivere;

• può essere un modo per colpevolizzare la persona che consideriamo responsabile della nostra sofferenza;

• e, analogamente, per nutrire un rancore nei confronti di questa persona,

• in ultimo, aggiungerò che può aver origine in una vita precedente.


Ma quale che ne sia la causa, le forme-pensiero create dall'una o l'altra di queste situazioni continueranno a minare la nostra salute, e il risultato si vedrà, a breve o a lunga scadenza, sull'organismo fisico e sulla psiche.


*Come definire una forma pensiero? È certamente un pensiero, ma di tipo molto particolare: trae forza dalla ripetizione con cui viene emesso, e trasmette, a sua volta, la sua personale informazione al chakra corrispondente che farà sì che il messaggio si ripercuota sull'organo da esso dipendente.


 
 
 

Commenti


  • Youtube
  • Instagram
  • Whatsapp

Professionista disciplinato ai sensi di legge 4/2013 

©2020 Terapie Essene Gennaro Conte.

Ph. Gabriella Vitale

bottom of page