Il Matrimonio e la Famiglia: Un Legame Spirituale che Non Si Spezza
- Gennaro Conte
- 27 ago
- Tempo di lettura: 4 min

Spesso in terapia mi rendo sempre più conto di quanto viviamo in una società in cui i legami sembrano temporanei, revocabili, condizionati dal benessere momentaneo o dalle emozioni. Per questo motivo in quest’articolo, vorrei parlare dei legami che, anche se invisibili, restano per sempre.
I legami di cui parlo sono: "Il vincolo familiare", che non si dissolve nemmeno quando la relazione tra i genitori finisce e ancora più profondo è "il matrimonio", che rappresenta un’unione spirituale indissolubile, fondata non solo sull’amore umano, ma su una chiamata divina.
Una famiglia infatti, rimane tale anche quando i genitori non stanno più insieme. Addirittura un matrimonio (in chiesa) non si conclude neppure quando la coppia non si ama più e divorzia.
Ne siamo consapevoli o meno, il matrimonio – come l’avere figli – ci lega all’altro indissolubilmente. Indipendentemente se si vada d’accordo o no, se si viva a chilometri di distanza o meno.
Ma cosa significa tutto questo a livello spirituale ed energetico? Cerchiamo di capirlo insieme.
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Il Matrimonio: Un’Iniziazione Spirituale a Due
Quando due persone si sposano davanti a Dio, non stanno solo celebrando un’unione romantica. Stanno vivendo un rito di passaggio, un’iniziazione a una nuova dimensione dell’essere: quella della coppia sacra.
Nel matrimonio sacramentale, i due non chiedono solo di essere felici insieme, ma invocano la presenza di Dio nella loro relazione. Questo è un atto potentissimo: la coppia si impegna non solo l’uno verso l’altro, ma insieme verso Dio. È come dire:
“Noi, insieme, ci offriamo l’uno all’altro come strumenti di amore, di crescita, di guarigione. Ma non possiamo farlo da soli. Ti chiediamo, Signore, di essere il Terzo nell’unione, la Forza che ci sostiene, la Luce che ci guida.”
Questo momento ha una portata energetica fortissima: due anime si intrecciano, creando una sola entità spirituale, che la Chiesa chiama “una carne sola” (Marco 10,8). È una fusione d’anima che, nel linguaggio spirituale, lascia un’impronta eterna.
Chi ha la visione sottile, vede proprio che sulla coppia durante il sacramento cala un energia:
Una luce o un'aura speciale avvolge gli sposi.
Una benedizione spirituale reale scende su di loro, come un sigillo invisibile.
Si forma un legame energetico sacro, spesso percepito come un cordone o un flusso che unisce le due anime. (Leadbeater - Sacramenti)
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Quando l’Amore Finisce… il Vincolo Resta
È vero: i sentimenti cambiano. Le persone crescono, si trasformano, si allontanano. Ma quello che è stato consacrato nello spirito non può essere sciolto solo sul piano umano. Anche quando la coppia si separa, anche se il matrimonio finisce davanti al giudice, l’unione spirituale creata nel sacramento resta impressa nell’anima.
Questo non è un peso, ma una chiamata alla consapevolezza: ciò che è stato unito nel sacro non può essere trattato con superficialità. Anche nella distanza, anche nella rottura, restiamo responsabili spiritualmente dell’altro, e soprattutto della storia d’amore che ci ha uniti.
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L’Arrivo di un Figlio: Il Vincolo Diventa Eterno
Se il matrimonio è un sacramento che unisce le anime, la nascita di un figlio è la manifestazione incarnata di quell’unione. Un figlio è un essere vivente che porta in sé l’energia, la carne, lo spirito di entrambi i genitori. È il punto di incontro di due storie, due anime, due mondi.
Anche se i genitori smettono di amarsi, anche se litigano o si allontanano, quel figlio resta una testimonianza eterna del loro legame. Ogni volta che lo guardano, stanno guardando anche una parte dell’altro.
E questa verità è profondamente spirituale:
Un figlio è un legame energetico che non può essere sciolto. È un filo d’oro che unisce per sempre le anime dei genitori.
Questo non significa che si debba rimanere insieme “per forza” o sacrificarsi in relazioni disfunzionali. Ma il riconoscere la sacralità del legame con l’altro genitore ci chiama a vivere con rispetto, consapevolezza e responsabilità. Anche da separati, si è per sempre uniti nel figlio.
Anzi, spesso la rabbia, l’odio nei confronti dell’ex partner indica che c’è ancora amore da donarsi, un amore deluso, ma pur sempre amore. Spesso la rabbia e le cause con gli avvocati sono l’unico modo per rimanere ancora uniti.
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La Famiglia non Finisce con la Separazione
In questa visione, la famiglia non è solo un’unità sociale, ma un campo spirituale che si attiva e resta vivo. Quando due persone hanno condiviso amore, hanno generato vita, hanno costruito casa e intimità, quello spazio energetico rimane, anche se cambiano le forme esterne.
È una chiamata alla trasformazione, non alla cancellazione.
Non si smette mai di essere genitori. Non si smette mai, davvero, di essere stati sposi. Si può scegliere di non condividere più la quotidianità, ma non si può negare ciò che è stato condiviso nello spirito.
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Conclusione: Un Invito alla Consapevolezza dei legami
Essere consapevoli di questi legami invisibili cambia tutto.
Ci aiuta a:
• Onorare il matrimonio come un atto sacro, non solo romantico,
• Vedere i figli non solo come responsabilità, ma come ponti eterni tra due anime,
• Vivere la separazione non come fallimento, ma come trasformazione di un legame che continua in altra forma,
• Custodire l’altro anche nella distanza, con rispetto, riconoscendo che si è stati strumenti di vita e amore reciproco.
In fondo, ogni amore vero lascia un segno nell’anima. E ogni unione benedetta da Dio non finisce: al massimo si trasforma.
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